Debunking Myths -La questione del rispetto

Se bazzicate in ambiente femminista da qualche tempo, sarete sicuramente incappate nella questione del “Rispetto“.

Potreste aver letto che, apparentemente, siete tenute a “curarvi” (depilarvi, truccarvi, vestirvi più o meno sexy a seconda delle preferenze dell’interlocutore uomo che vi capita a tiro) per una questione di “rispetto” nei confronti di chi (uomini) vi circonda.

libero-reggiseno-carola-rackete

Potreste aver notato, da parte degli uomini, delle pretese quantomeno eccentriche riguardo ciò che è considerabile rispetto nei loro confronti. 

Potreste esservi trovate nella situazione di essere state attaccate, sminuite, di aver risposto per le rime e di aver ricevuto, di conseguenza, un’accusa di mancanza di rispetto nei confronti del vostro interlocutore, che per primo è stato villano nei vostri confronti.

ti-faccio-vivere-in-un-mondo-di-orrore-se-hai-paura

È ora di mettere in chiaro, una volta per tutte, cosa si sottintende ogni volta che viene usata, direttamente o indirettamente, la parola rispetto. 

Prima di tutto, dovete mettervi nella testa di una persona che si considera lo standard. L’essere umano di default. Che ha già tutti i diritti, tutto il riconoscimento, tutto ciò che gli serve per considerarsi alla pari di più o meno chiunque gli capiti a tiro.

Ora, immaginate che il vostro mondo sia pieno di categorie che voi non percepite come vostre pari. Dai, non è difficile. Vi ho viste, mascherine, a indignarvi da matti per via dell’Ariel nera. Vi ho viste, a cinguettare “c’è già la tizia de La Principessa e il Ranocchio, e Jasmin, e Pocahontas, mobbasta, no?”. Una principessa a rappresentare ogni simpatica etnia POC e poibbastaveramenteperò, si torna al bianco standard. Oppure quando, prima di abbracciare il femminismo radicale, pensavate, come se fosse perfettamente normale: “in fondo l’esistenza della prostituzione è un vantaggio per le donne povere che non possono sostentarsi altrimenti”. Scrivo in italiano, chi mi legge è perlopiù italiana, bianca, con una connessione a internet: sapete di cosa sto parlando.

Non dovrebbe essere difficile, daje.

FB_IMG_1563973761404.jpg

(Non è forse vero? Ci si sbarazza così facilmente di una formazione sbagliata, che ti è entrata sotto la pelle: basta che ti alzi un mattino e ti definisci anti. Antirazzista, antimaschilista, antiomofobo. Zero sforzo, e da lì in poi, a prescindere, tutto ciò che dirai sarà Buono e Giusto)

Ecco, adesso, seguendo questa forma mentis, così sottile, subconscia, immaginate come vi si adatta la percezione di certi valori.

Quando dite a vostro figlio di rispettare la maestra, cosa intendete? La stessa cosa che intendete quando gli dite di rispettare Mattia, il suo compagno di banco, e non attaccargli le caccole addosso?

Ah, aspetta, sto implicando che educhiate i vostri figli maschi, quindi sto già uscendo da una visione che possa essere comprensibile a tutti, accidenti…

Gli uomini bianchi, semplicemente, adattano alla concezione di rispetto la loro visione istintivamente gerarchica dei rapporti sociali. Non ne sono pienamente consapevoli, ma lo fanno, e se siete qui è perché ve ne siete accorte. Non sembrano totalmente folli nelle loro pretese? Non sembrano pazzi quando per prima cosa ti insultano, poi si lamentano che rispondi? 

Non sembrano assurdi quando, dopo aver dibattuto per ore con loro, smontando ogni loro argomentazione, poi sentenziano che quello non è un dialogo, perché non vuoi dare loro ragione?

diego

O si sono tutti mangiati il cervello, insieme appassionatamente, oppure c’è qualcosa che non va nella loro concezione di rispetto, il rispetto che pretendono dal prossimo e che sentono di dovere in cambio.

Vediamo di cosa parlo.

Gli uomini sono all’apice della catena alimentare, è ovvio che tributano un significato diverso alla parola “rispetto” a seconda della categoria che lo deve dare e di quella che lo deve ricevere.

Il rispetto che una donna, o un nero, o in certi casi un omosessuale, o una persona povera, devono a un uomo bianco eterosessuale benestante, è il rispetto di cui si tributano i superiori. I maestri, di cui ho parlato prima, quando tu sei un bambino. 

Non ti prendi confidenze. Non rispondi. Chini la testa. Come ho già detto in altri post, ogni uomo è di default professore, tutore per ogni donna che lo circonda, che deve stare zitta e imparare da lui.

received_2181421241980862

received_2274404012811428

(Sono un uomo e, combinazione, trovo le spiegazioni maschili sul femminismo più autorevoli e colte e credibili di quelle femminili, questo dimostra incontrovertibilmente che ho ragione e che la mia opinione è oggettiva e corretta, per nulla frutto di socializzazione) 

Non litighi alla pari con un uomo.  Già se non cambi idea ti stai prendendo una licenza che non dovresti: di fatto, hai vinto potendo mantenere la tua opinione senza ricevere quattro sganassoni.

Non dare ragione a un uomo che, ahimè, per queste assurde leggi femministe non può prenderti a colpi, è un abuso. Avere libertà di scelta che va contro i desideri di un uomo, è privilegio e mancanza di rispetto nei suoi confronti.

damned

received_457518431696212

received_2603401286346336

(Dire a un uomo di stare fuori dal femminismo è la stessa identica cosa di negargli diritti, patrimonio, indipendenza economica, istruzione e sbatterlo nei manicomi o prenderlo a botte appena apre bocca) 

Au contraire, di che tipo di rispetto l’uomo tributa la donna, la persona di colore, il povero su cui sente di avere potere?

(Nessuno, gridano in fondo alla sala. Dai, dai, cercate di seguirmi, arriveremo anche a questo)

Il rispetto di cui gli uomini, sentendosi molto misericordiosi, tributano coloro che percepiscono come inferiori, è il non insultare direttamente. Non mettere le mani addosso. Non picchiare, non palpeggiare.

Già solo se non fanno tutte queste cose, si sentono il meglio sulla piazza – in fondo lo sono. No? Quante di voi dissentono?

Quante di voi stanno dicendo “ma allora perché mi insultano? Perché mi palpeggiano?

FB_IMG_1563971238310

E qui casca l’asino, care mie, perché il rispetto si dà solo se lo si riceve in cambio, giusto?

E loro, quel rispetto, hanno deciso di non darvelo.

Perché il loro rispetto in quanto uomini,  – è rispetto dovuto solo alla loro presenza, alla loro esistenza, a prescindere dalla condotta o dal modo di porsi. Signore, vi siete dato la pena di nascere, ma niente di più (cit.).

Il rispetto di cui tributare gli “inferiori” è un optional. È una concessione: concedo il mio rispetto (non ti insulto, non ti metto le mani addosso) se mi rispetti a tua volta – e sappiamo bene che tipo di rispetto si pretende in quel caso.

E sì, entra nella sfera del rispetto anche come ti presenti, come ti comporti: rispettare la scala valori dell’uomo che becchi, perché, in caso contrario, non si sentirà rispettato: non giochi secondo le regole, quindi posso fare di te ciò che voglio.

Fumi? Ti vesti succinta? Sei brutta? Sei grassa? Hai troppo seno? Sei femminista? Sei sarcastica? Hai studiato e pensi di sapere le cose? Non ti regoli – perdi il diritto al rispetto. 

Ora potete anche smettere di farvi una testa così cercando di corrispondere agli standard di tutti gli uomini, cercando inutilmente di farvi dire che siete brave, che sì, voi meritate rispetto, one of the guys.

8eb88c2965aa822f7c85d572c829998e.jpg

Potete anche smettere di cercare di capire dove siete state esagerate, dove avete mancato di rispetto, dove siete state troppo estreme: avete dissentito, questo basta.

Immaginate di dovervi relazionare con un venerabile professore universitario, con alle spalle centinaia di pubblicazioni – così si sente ogni uomo nei confronti di chi non è del suo stesso status sociale. Qualunque tipo di condotta che non adoperereste con questo professore, è una mancanza di rispetto. 

E ringraziate che ve la cavate con un insulto.

2 pensieri su “Debunking Myths -La questione del rispetto

  1. Vale

    Ti prego, ti prego, rispondi ai commenti, tu sei un genio e io vorrei farti qualche domanda. Ti spammo a tutte le amiche, ma vorrei sapere qual è la tua pag fb ufficiale per seguirti anche lì 😦

    "Mi piace"

Lascia un commento