Debunking Myths – gli uomini prigionieri del matrimonio

Voglio prima di tutto ringraziare la pagina Dalla Parte delle Bambine, delle Ragazze e delle Donne per lo spunto che ha portato al piccolo post di oggi, in cui sfatiamo un altro luogo comune.

Il luogo comune dell’uomo prigioniero del matrimonio. marito prigioniero

Trovo molto buffo che si cianci in lungo e in largo di come le donne siano pazzamente desiderose di sposarsi, di acchiappare al lazo un uomo, e di come per gli uomini questo sia un immenso sacrificio. E che posso dire? Non mancano certo prove a sostegno del fatto che le donne sembrano desiderare il matrimonio.

La cosa che mi lascia perplessa, è questa storia degli uomini restii a sposarsi. Quando è restio, un uomo, a sposarsi?

Quando ha già tutti i vantaggi che avrebbe dalla vita matrimoniale. Tutti i diritti, ma nessuna responsabilità, nessun dovere. Magari convive, ha già la compagna – con cui ha fatto dei figli – che si prende cura della casa, che ha tutto il carico mentale dei bambini e dell’ambiente domestico, e ha il letto caldo.

Stranamente questo tipo d’uomo è restio a sposarsi. In fondo, perché dovrebbe? Ha tutto. Quello che l’uomo non vuole, è la responsabilità.

bloomberg

Ma il matrimonio è così tremendo per gli uomini?

Be’, dati alla mano, sembrerebbe proprio di no. Sembrerebbe, anzi, che ad essere veramente infelici in un matrimonio siano le donne.

Bisogna dire che suona un po’ strano, questo tema del matrimonio come prigione maschile, considerato che di norma i prigionieri non ammazzano le guardie che tentano di lasciarli liberi, giusto?

Cosa porta le donne a cercare così tanto il matrimonio, quando è palese che le rende infelici – cosa le porta a cercare relazioni, una vita di coppia, con individui che nel migliore dei casi non le tratteranno mai come pari?

Andiamo un po’ indietro nel tempo.

Chiunque non sia nato ieri, sa che il matrimonio è un concetto in sé patriarcale, legato al potere – dello stato sulle famiglie, degli uomini sulle nascite (e dunque sulle donne). Fino a non moltissimi anni fa, il matrimonio era una questione puramente d’interesse. Le figlie venivano vendute al migliore offerente, e in molti casi neanche gli uomini avevano il potere di scegliersi la moglie, perché ci pensava la famiglia. Questo almeno nelle classi più abbienti. 

Ad un certo punto, quest’usanza comincia a sparire. Nasce il concetto di amore romantico, gli uomini cominciano a scegliere le donne. E le donne? Le donne erano sottoposte a necessità economiche, l’impossibilità di ereditare o amministrare grosse somme di denaro, di avere un conto in banca. Nonché la cultura della vergogna, che non lasciava molta scelta se non, prima o poi, arrendersi al matrimonio.

renaissance

Il matrimonio ha sempre permesso agli uomini, anche meno abbienti, di avere della servitù nella sua casa, una cuoca ai fornelli, una badante per i figli, una discendenza a cui dare il cognome, e un corpo caldo a letto.

Il vero problema ha cominciato a sorgere quando le donne hanno avuto carta bianca. Quando hanno scoperto la libertà, e in seguito hanno lottato per i diritti. Uomini lontani, in guerra, le donne se la sono cavata da sole… e si sono rese conto di potercela fare benissimo. Le donne finalmente si sono svegliate, si sono guardate, e si sono dette: perché dovrei sposarmi con un uomo?

Le donne della working class già lavoravano, e lo hanno sempre fatto. Le altre, hanno scoperto di poter lavorare. Possono fare figli, possono gestire una casa, possono fare tutto da sole. L’assenza del marito comportava peso in meno, e molta più libertà.

Come convincere delle donne consce della propria autosufficienza?

Dicendo loro che non sono autosufficienti.

L’amore romantico. Le fiabe.

romanzi_913Non sarai mai felice, bambina, se non trovi qualcuno da amare. La cultura della vergogna per le zitelle è terreno fertile: hai bisogno di un uomo, di qualcuno che ti completi, di qualcuno che ti apprezzi, solo così sarai autorizzata ad avere un’autostima. Hai bisogno di un uomo perché se non hai un uomo sei sola, perché l’amicizia fra donne non esiste, perché le donne non devono avere rapporti fra loro se non competizione.

Donna, sposati, partorisci e chiuditi nelle tue stanze a crescere i figli di tuo marito. Bambina, ecco le principesse che aspettano il principe. Ragazza, ecco tanti romanzi d’amore che ti spiegano dov’è il tuo posto.

Una volta i romantici erano gli uomini. Erano gli uomini a scrivere struggenti romanzi in cui parlavano del loro amore (spesso impossibile) per le dame. Alla bisogna, quando c’è stato da convincere le donne ad aver bisogno degli uomini, questo si è ribaltato. L’amore, il romanticismo, sono diventate cose ad appannaggio femminile.

E le cose ad appannaggio femminile diventano in fretta materia di dileggio. Basta romanzi d’amore – i romanzi d’amore sono stupidi. I film d’amore sono stupidi. Del resto, il romanticismo aveva perso qualunque valenza culturale, qualunque motivazione artistica. Era diventato un mezzo per tenere occupate le donne, per educarle.

Gli uomini cercano una donna per soddisfare delle esigenze materiali. Le donne cercano gli uomini perché viene detto loro che ne hanno un bisogno astratto, emotivo, perché sono incomplete senza una dolce(?) metà.

Ma noi siamo complete. Noi siamo autosufficienti. Svegliamoci da questa illusione, perché non abbiamo motivazioni razionali per cui è strettamente necessario avere un uomo.

Hai una relazione con un uomo di cui sei contenta? Splendido!

Non hai una relazione con un uomo? Sei sicura che sia così necessario? Sei sicura che gli uomini attorno a te che lamentano la mancanza della fidanzata pensino all’amore nei tuoi stessi termini?

Non mi pare.

Non mi pare che gli incel lamentino la l’assenza di una ragazza come essere umano, qualcuno da amare e da cui essere riamati: lamentano la mancanza di sesso e di status sociale. L’incel si sente una persona completa.

Perché tu dovresti essere meno di un incel?

Un pensiero su “Debunking Myths – gli uomini prigionieri del matrimonio

  1. Vale

    Due commenti spuri (oltre a: splendido come sempre):
    1) avevo letto una statistica che non so dove trovare, ma se sprechi un po’ di tempo su google, la trovi di sicuro, che mostrava come le donne sposate campano in media 7 anni IN MENO di quelle non sposate. Viceversa, gli uomini sposati campano in media 7 anni in più di quelli zitelli. Praticamente, quanto ti sposi lui ti succhia 7 anni di vita…
    2) sui romanzi rosa. Per un po’ ho fatto editing e valutazioni di manoscritti. Tu non hai idea di come gli uomini considerassero i romanzi rosa (ovviamente roba da femmine, che non sanno scrivere), quando i loro brani erano la stessa schifezza, solo enfatizzando il sesso da porno senza sentimenti come base di una relazione, invece che il sesso romantico. Per dire: scrivevano le stesse porcate senza talento, ma si sentivano superiori.

    "Mi piace"

Lascia un commento